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GRAZIE GIGI…

Purtroppo è arrivato il giorno che tutti abbiamo sperato non arrivasse mai, Gianluigi Buffon all’età di 45 anni lascia il calcio giocato. Nessuno avrebbe pensato che quel tredicenne di Carrara, acquistato dal Parma nel lontano 1991 sarebbe diventato poi una leggenda del calcio italiano e internazionale, fonte d’ispirazione per chiunque ha intrapreso il ruolo di estremo difensore. Tutto è cominciato quando, a causa degli infortuni di entrambi i portieri, fu costretto a giocare tra i pali nonostante fosse un centrocampista… Gigi non lascerà mai più quel ruolo, arrivando ad esordire nel 1995 in prima squadra a 17 anni. Quella sarà la prima di 657 presenze in serie a, record di tutti i tempi nel massimo campionato italiano. Nel 2001 viene acquistato dalla Juventus per 75 miliardi di lire. Da quel momento sarà amore eterno. Nell’estate 2006, la più bella della sua carriera, scende in serie b da campione del mondo per riportare la Juventus dove merita. Il matrimonio tra Gigi e i bianconeri dura ben 18 anni, ma come tutte le storie d’amore da cinema torna. Buffon dopo una carriera favolosa a Torino lascia i bianconeri nell’estate 2018, supera i confini italiani e vola a Parigi dove vince all’età di 40 anni la Supercoppa francese e il campionato. Ma è subito nostalgia di casa, passa neanche un anno e rientra a Torino dove per un anno, con il numero 77 che lo aveva accompagnato nei primi anni a Parma, ritrova un compagno di battaglie con la Juventus e con la nazionale, Andrea Pirlo e insieme vincono coppa Italia e Supercoppa. Probabilmente una delle storie calcistiche italiane più belle di sempre si conclude dove tutto è iniziato, torna in Emilia e conclude la sua carriera a dir poco favolosa in gialloblu. Gianluigi Buffon è sicuramente un grande uomo, che ha passato momenti difficili sia dentro che fuori da campo ma non ha mai avuto paura di niente. 29 trofei in bacheca, tra cui il Mondiale in Germania nel 2006 che lo ha consacrato come campione assoluto. Siamo sicuri che avrebbe voluto fare anche di più perché come ha sempre ammesso, la sua follia è quella di essere un sognatore, sempre! La sera del 13 novembre 2017 si è visto spezzare il cuore per la mancata qualificazione al mondiale in Russia che sarebbe stato il suo sesto campionato del mondo… Così come manca in bacheca quella maledetta Champions League per cui ha messo tutto il suo cuore per conquistarla. Il nostro numero uno è unico, la sua influenza nel mondo del calcio è stata incredibile: date un paio di guanti ad un bambino e state sicuri che il suo primo pensiero andrà a Buffon. Tutt’Italia è fiera di te e onorata di aver vissuto nell’era del portiere più forte di sempre. Gigione sei stato, sei e sarai leggenda!

GRAZIE

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